Dopo una lunga quarantena molte  persone hanno ripreso, seppur lentamente e con le dovute precauzioni, la vita ordinaria.

Tuttavia si è diffusa una sorta di “paura alla normalità” ed in particolare un diffuso stato d’ansia legato alla ripresa del lavoro.

Ecco come si può gestire la quotidianità sul luogo di lavoro senza ansia e in sicurezza.

LE PREOCCUPAZIONI PRINCIPALI DEL RIENTRO A LAVORO

Quando devo indossare la mascherina? Ma sarà davvero tutto igienizzato? Avrò toccato con le mani una superficie contaminata? E se un mio collega si prendesse il Covid? Questi e molti altri dubbi allertano molti lavoratori alle prese con il rientro a lavoro e questa sensazione di incertezza genera un vero e proprio malessere con ansia e stress psicologico.

In pratica, quello che aumenta maggiormente l’ansia dei lavoratori è:

  • la paura del contagio;
  • affrontare dopo tempo ritmi frenetici;
  • non sentirsi in sicurezza;
  • gestire la famiglia.

I datori di lavoro hanno un ruolo fondamentale in questa situazione, dove dovranno capire, se i ritmi saranno più lenti, proporre un rientro graduale, lasciare che i lavoratori facciano più pause oppure pause un po’ più lunghe, le aziende più grandi possono valutare uno sportello di ascolto, insomma ci sono diverse possibilità per rendere al lavoratore il rientro meno traumatico e non generare un ambiente di lavoro oppressivo e stressante.

Devono inoltre rassicurare i lavoratori sulle procedure attuate per far lavorare tutti in sicurezza e fornirli di adeguati DPI, spiegando l’utilizzo corretto chiedendo anche l’aiuto dei propri consulenti sulla sicurezza sul lavoro.

ECCO ALCUNI CONSIGLI PER GESTIRE L’ANSIA DEL RIENTRO AL LAVORO

Per affrontare il passaggio dalla “comfort zone” delle mura di casa all’ambiente di lavoro, è raccomandato un approccio morbido e graduale:

  • Abituarsi nuovamente all’ambiente di lavoro va fatto senza fretta, riprogrammando una nuova routine quotidiana;
  • Non correre da una parte all’altra cercando di fare troppe cose contemporaneamente, ma meglio organizzarsi con calma il lavoro portandone a termine uno alla volta;
  • Se la mascherina crea dei problemi di respirazione, allontanarsi dalla postazione di lavoro e prendere una boccata d’aria fresca all’esterno, riacquistare una respirazione tranquilla e rientrare.
  • Non chiudersi in se stessi è fondamentale, confrontarsi con la famiglia, un amico oppure uno specialista, per trovare il supporto necessario per affrontare le problematiche che si presentano. E’ molto importante capire che chiedere aiuto non vuol dire essere deboli, ma al contrario essere forti nel riconoscere una situazione difficile da gestire da soli;
  • Non pensare a cosa si potrà fare tra un mese, meglio restare sull’oggi e il domani, un passo alla volta;
  • Mantenere le abitudini igieniche apprese durante la pandemia e continuare a rispettare le indicazioni di sicurezza.

GUIDA AL LAVORO DOPO IL CORONAVIRUS

L’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (Eu – Osha) ha pubblicato una guida dedicata all’importanza di garantire la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro per il dopo coronavirus.

In particolare vengono ribadite le buone misure  di sicurezza per il corretto utilizzo di guanti e mascherine protettive, e soprattutto la gestione dello stress mentale legato alla paura del coronavirus in tutti i settori di attività.

Diverse sono le misure di controllo che l’Eu-Osha raccomanda ai datori di lavoro per i propri dipendenti:

  • Rinviare, se possibile, tutti i rientri al lavoro non essenziali a quando il rischio sarà ridotto;
  • limitare l’interazione con e tra clienti;
  • ridurre per quanto possibile il contatto fisico tra i lavoratori, facendo il più ampio utilizzo di smart working;
  • introdurre una separazione fisica negli spazi condivisi dai lavoratori, ad esempio attraverso fogli di plexiglass e pareti divisorie;
  • organizzare bene i tempi delle pause, per ridurre il numero di persone che condividono una stessa stanza per evitare assembramenti;
  • effettuare il ritiro e la consegna merci fuori dai locali.

Infine, per gestire eventuali problemi di disturbi d’ansia e stress fornire ai lavoratori informazioni sulle possibili fonti di supporto e i servizi di assistenza disponibili.

Se non trovi chi vi possa aiutare nel gestire queste situazioni noi siamo a disposizione.